Château De Mandelieu

I woke up at dawn, with the weight of sleepy eyes, among the crumpled sheets and matted hair, even before the alarm clock. The bathrobe waiting for me, there where I left it the night before. One foot and then the other, on the cold floor, to the window of my room here at the Mimozas Resort (here). Hands on blue cotton, decided to deviate slightly those curtains, just a little, to go out barefoot on the balcony and breathe that air, warm and salty, of a Friday in late May morning in Mandelieu.
Wearing the peach-colored dress, one of my favorites, one of those long and fluttering at the first breath of wind I decided to have breakfast, eagerly, like children on Christmas morning.
Once walked the avenue flanked by a side from the golf courses and on the other by a canal navigated by many boats and ducklings, the sea loomed before me in all its glory, with those calm and turquoise shades. To fall me in love, right next to the port, a castle, that of a princess and her childhood dream, when as a child she enjoyed building sand castles.
Once upon a time... So, as in fairy tales we find ourselves in Mandelieu-La Napoule, so romantic and charming, with its château constantly kissed by the waves.
One of the most charming castles of the French Riviera, built by the sea in 1387 by Villeneuve counts, witness a rather eventful history and makes unique La Napoule beach.
Destroyed and rebuilt several times throughout history, the castle of La Napoule is a gift of love and the dream of a romantic couple; the Clews. Henry, rich heiress of an American banking family, and Marie, a beautiful lady who, with his sensitivity, carved the castle gardens for the pleasure of guests and visitors.
What we see today is the result of the renovation and modification work that Clews have brought to this place. A real spell of works of art, engravings and symbols that, for the most part, were sculpted by Henry Clews as a promise of eternal love for Marie.

Mi svegliai all'alba, col peso degli occhi assonnati, tra le lenzuola stropicciate e i capelli arruffati, prima ancora che suonasse la sveglia. L'accappatoio ad aspettarmi, lì dove lo lasciai la notte prima. Un piede e poi l'altro, sul pavimento freddo, verso la finestra della mia camera qui al Mimozas Resort (qui). Le mani sul cotone blu, decise a scostare leggermente quelle tende, giusto un po', per poter uscire a piedi nudi sul balcone e respirare quell'aria, tiepida e salmastra, di un venerdì mattina di fine maggio a Mandelieu.
Indossato l'abito color pesca, uno dei miei preferiti, uno di quelli lunghi e svolazzanti al primo alito di vento mi decisi a far colazione, trepidante, come i bambini la mattina di Natale.
Una volta percorso il viale fiancheggiato da una lato dai campi da golf e dall'altro da un canale navigato da tante barchette e anatroccoli, il mare mi si parò davanti in tutto il suo splendore, calmo e con quelle sfumature turchesi. A farmi innamorare, proprio vicino al porto, ci pensò un castello, quello di una Principessa e del suo sogno d'infanzia, quando da bambina si divertiva a costruire castelli di sabbia.
C'era una volta... Così, come nelle favole ci si ritrova a Mandelieu-La Napoule, così romantica e affascinante, con il suo château costantemente baciato dalle onde del mare.
Uno dei castelli più suggestivi della Costa Azzurra, edificato in riva al mare nel 1387 dai conti di Villeneuve, testimonia una storia alquanto movimentata e rende unica la spiaggia di La Napoule.
Distrutto e ricostruito più volte nel corso della storia, il castello di La Napoule è un dono d'amore e il sogno di una romantica coppia; i Clews. Henry, ricco erede di famiglia di bancari americani, e Marie, bellissima dama che, con la sua sensibilità, fece scolpire i giardini del castello per il piacere di ospiti e visitatori.
Quello che vediamo oggi, è il risultato dei lavori di ristrutturazione e modifica che i Clews hanno apportato a questo luogo. Un vero incantesimo di opere d'arte, incisioni e simboli che, per la maggior parte, sono stati scolpiti da Henry Clews come promessa di amore eterno verso Marie.