Ho pensato tanto da dove iniziare a raccontarvi del mio Ghana, se seguire il tragitto svolto durante il viaggio, e quindi partire da Accra, la capitale, proseguendo poi per il Mole National Park, Kumasi e Cape Coast, oppure se seguire il cuore. Ho scelto il cuore. Come sempre, quando si parla di Africa.
Ricordo ancora quando mi è stato chiesto di partire per scoprire e raccontare questo Paese. Ricordo di non averci pensato un secondo di più e di aver subito accettato anche se, effettivamente, non sapevo cosa aspettarmi.
Per settimane non ho parlato d'altro, non ho pensato ad altro. Ero entusiasta e più si avvicinava il giorno della partenza, più scalpitavo all'idea di (ri)accarezzare quella Terra che anni fa mi ha rubato il cuore.
Ricordo gli occhi lucidi e quei brividi che hanno percorso tutto il mio corpo quando, sull'aereo, mi sono resa conto che stavo arrivando. E poi, ricordo quell'aria calda che mi è corsa incontro, una volta atterrata, stringendomi in un grande abbraccio, come quando non vediamo una persona, alla quale siamo particolarmente legati, da tanto, troppo tempo.
Un'Africa autentica, dove le tradizioni si tramandano da centinaia di anni. Terra di antichi regni, in particolare il regno Ashanti, e di castelli, quelli della tratta negriera di Elmina e Cape Coast che raccontano un passato crudele, il Ghana è colori e odori che si fondono tra sorrisi e parole, traffico e confusione, tra sguardi curiosi e gesti d'amore, origini e tradizioni che convivono con il dispiegarsi della modernità.
Un'Africa autentica, dove le tradizioni si tramandano da centinaia di anni. Terra di antichi regni, in particolare il regno Ashanti, e di castelli, quelli della tratta negriera di Elmina e Cape Coast che raccontano un passato crudele, il Ghana è colori e odori che si fondono tra sorrisi e parole, traffico e confusione, tra sguardi curiosi e gesti d'amore, origini e tradizioni che convivono con il dispiegarsi della modernità.