La Principessa e il cacciatore

Unconsciously we run away from feelings, for fear. Fear of being hurt and disappointed, once again. We fight them as if they were a demon or a wicked witch who want to deprive us of our happiness. When, happiness, might be hidden right there in those feelings.

He had taught that evil exists and we have to defend yourself.

He did not know what had hit ofher, perhaps a word or how she bent her head to the side when she smiled. But from that day she was in his thoughts, returning when least expected it.

They met by chance at the ball and, again by chance, found themselves one day walking in a forest not far from the palace of the princess.

He recognized her immediately, hovering gracefully here and there, wrapped in a fluffy fur coat, looking for some kind magical creature could capture her attention. She had red lips like roses, big brown eyes, brown hair, white skin as snow, the happy air and, about dress, you can not say that it was there to do anything.

When their eyes met, it was felt a spark in the big eyes of the princess, and her red lips seemed to quiver as if the slightest provocation could open in a smile.

She gave him a brief glance and froze, while a smile drews on those red lips, then turned her head shyly. The fact that she had turned away was index of discretion, modesty and good manners, qualities which he considered essential for a beautiful girl.

That was the spark to attract the attention of the hunter. At that moment he felt something unusual to the heart. He had not felt that peculiar sensation, pleasant yet strangely painful from years. It was love.

He reached her, calmly, to keep her from running away, just as he had done with the fawns. He took her hand and with the other stroked her rosy cheeks. Then he looked at the long, silent, captivated by her beauty.

He pressed her to himself, in a warm embrace, and they spoke at length with the eyes and smiles, surrounded by the silent wood.

Suddenly the voice of the hunter broke the silence: "You can trust me. With me you're safe." - he said - "I will indicate a filter of love without poisons, no herbs, no magic formulas: if you want to be loved, love."

Princess's red lips parted in one of her most seductive smiles. He slowly approached to her face and kissed her with ardor and sweetness, tasting her tender lips, until the princess slumped in his arms, silently accepting his protection and his love.

"Gelo al fuoco, fuoco al gelo...Il ferro fonderà. Ma poi si solidificherà in se stesso. Per tutti questi anni, ho conosciuto solo il buio: non avevo mai visto luce più brillante di quando i miei occhi si sono riaperti. E io so che quella luce brucia in tutti voi. Quelle brace debbono tramutarsi in fiamme, il ferro in una spada, io diventerò la vostra arma, forgiata dal fuoco feroce che sento nei vostri cuori. Poichè io ho visto ciò che lei vede, io so ciò che lei sa. Io posso ucciderla. E preferisco morire oggi che vivere un altro giorno di questa morte. E chi cavalcherà con me? Chi sarà mio fratello?" (Biancaneve e il cacciatore)

Inconsciamente fuggiamo via dai sentimenti, per paura. Paura di essere feriti e delusi, ancora una volta. Li combattiamo come se fossero un demone o una strega malvagia che vogliono privarci della nostra felicità. Quando, la felicità, potrebbe essere nascosta proprio lì, in quei sentimenti.
Lui le aveva insegnato che la cattiveria esiste e bisogna difendersi.

Non sapeva dire cosa l'avesse colpito di lei, forse una parola o il modo in cui piegava la testa di lato quando sorrideva. Ma da quel giorno rimase tra i suoi pensieri, tornando quando meno se lo aspettava. 

Si incontrarono per caso al ballo e, sempre per caso, si ritrovarono un giorno a passeggiare in un bosco poco lontano dal palazzo della principessa.
La riconobbe subito, volteggiava con grazia qua a là, avvolta in un morbido pellicciotto, alla ricerca di chissà quale magica creatura potesse catturare la sua attenzione. Aveva labbra rosse come rose, grandi occhi bruni, i capelli castani, la pelle candida come la neve, l'aria felice e, quanto al vestito, non si può dire che stesse lì a far niente.
Quando i loro sguardi si incontrarono, si intuì una scintilla nei grandi occhi della principessa, e le sue labbra rosse sembravano tremolare come se alla minima provocazione potessero aprirsi in un sorriso.
Lei gli lanciò una brevissima occhiata e si irrigidì, mentre su quelle labbra rosse si disegnava un sorriso, poi voltò timidamente la testa. Il fatto che si fosse voltata dall'altra parte era indice di discrezione, modestia e buone maniere, tutte qualità che egli reputava essenziali in una bella ragazza.
Fu quella scintilla ad attrarre l'attenzione del cacciatore. In quel momento avvertì qualcosa di insolito al cuore. Erano anni che non provava quella singolare sensazione, piacevole eppure stranamente dolorosa; ma la riconobbe al volo. Era amore.
La raggiunse, con calma, per non farla scappare, proprio come era solito fare con i cerbiatti. Le prese la mano e con l'altra le accarezzò le guance rosee. Poi la guardò a lungo, in silenzio, affascinato da tanta bellezza.
La strinse a sè, in un caldo abbraccio, e parlarono a lungo con gli occhi e i sorrisi, circondati da quel bosco silenzioso.
All'improvviso la voce del cacciatore ruppe il silenzio: "Puoi fidarti di me. Con me sei al sicuro."  - disse - "Ti indicherò un filtro amoroso senza veleni, senza erbe, senza formule magiche: se vuoi essere amata, ama."
Le labbra rosse della principessa si schiusero in uno dei suoi sorrisi più seducenti. Lui si avvicinò lentamente al suo viso e la baciò con ardore e dolcezza, assaporando le sue tenere labbra, finchè la principessa si abbandonò tra le sue braccia, accettando silenziosamente la sua protezione e il suo amore.

Dress: here

Fur coat: Max Mara

Necklace: Luca Barra

Shoes: Studio Rain

Ph. Fabio Salmoirago