Untitled Woman

She had that beauty of which only the losers are capable of. And the clarity of weak things. And loneliness, perfect, of what has been lost. She was one of those people who make this world a place worth visiting.

Me spellbound at her. She knew to like and she liked. She had that beauty which is impossible to look away, the immense beauty that makes you afraid, cringe. She looked like a goddess, one of those Greek gorgeous.

Whenever I obstinated me on a different particular, a mole, a shade of the eyes, an expression. She always noticed, or nearly so, and smiled. -Why are you looking at me? - Because she was the most charming creature I had ever seen.

 Her eyes had the power to make me mad. They did not touched me, but when they looked at me they digging in, the soul. I looked at her and smiled. Her smiles, I could write a book about her smiles, from the most sad and melancholy, to those sounds, so rare, that filled me with happiness. Her laugh. Lovely.

I kissed her with eyes a million times and I never told her that I would stay hours watching her eyes, hours to kiss her lips, hours to hear her voice.

I looked at her and she smiled.

Aveva quella bellezza di cui solo i vinti sono capaci. E la limpidezza delle cose deboli. E la solitudine, perfetta, di ciò che si è perduto. Era una di quelle persone che fanno di questo mondo un posto che vale la pena di visitare.

Mi incantavo a guardarla. Sapeva di piacere e le piaceva. Non le piaceva mai nessuno, più ti piaceva meno le piacevi, sembrava uscita da una canzone di Vasco. Aveva quella bellezza da cui è impossibile distogliere lo sguardo, quella bellezza immensa che ti fa paura, rabbrividire. Sembrava una dea, una di quelle greche bellissime. 

Ogni volta mi impuntavo su un particolare diverso, un neo, una sfumatura degli occhi, un'espressione. Se ne accorgeva sempre, o quasi, e sorrideva. -Perchè mi guardi?- Perchè era la creatura più affascinante che avessi mai visto.

 I suoi occhi avevano il potere di farmi impazzire. Non mi toccavano né mi sfioravano, ma quando mi guardavano mi scavavano dentro, l'anima. La fissavo e lei sorrideva. I suoi sorrisi, penso che ci potrei scrivere un libro sui suoi sorrisi, da quelli più tristi e malinconici fatti per cortesia, a quelli sonori, così rari, che mi riempivano di felicità. La sua risata. Incantevole.

L'ho baciata con gli occhi un milione di volte e non gliel'ho mai detto che i suoi occhi starei ore a guardarli, le sue labbra ore a baciarle, la sua voce ore a sentirla.

Io la guardavo e lei sorrideva. 

Dress: Doris S

Location: Hotel Manin Milano