Baby, I'm a gangsta too.

London, 1962.
23:45. The black cab in front of a house.
Wind, lightning and thunder that confuse the loud screams of a girl. A quarrel.
Broken bottles and slammed doors. A gunshot, muffled by the noise of thunder crashed nearby, then silence.
She had warned him several times: do not mess with fire.
Suddenly the door opened and she appeared, elegantly wrapped in her gangster coat and a black hat to hide his face.
She climbed into the taxi that was waiting for her. Stiletto heels and long legs caressed by lace tights.
Three icy words: -To the airport-.
The driver followed the order and the car moved on that horror movies night. A look to the back seat in the rearview mirror. Unable to meet her gaze. Her face was half covered and lowered her head, as if to hide her identity.
Impassive. Cold. Composed. Detached.
The car was going towards the airport, was a few miles now, but he was not given for won, continued to scan the mirror in search of her face, he was attracted to the mysterious figure. Suddenly, a shot. Swift and decisive. The right hand took the bag, until that moment on the seat next to her, and carried it on his knees, as to want to protect it from something.
The hand was pale, almost cadaverous, and her nails were lacquered red. Red as blood.
London-Heathrow. End of the line. Without asking the bill reached out to the taxi driver handing £50 and got out of the taxi, this time accelerating the pace.
He watched her disappear inside the airport, mingling among the mass.
Who was that woman? What was hiding? Who was hiding? What happened in that apartment?
  These are the questions that tormented him all night.
A new customer and a new race, this time directed at Brick Lane. He never imagined that in its place, until a few minutes before, was sitting a killer.

Girls be quiet,your princess is not crazy, and she's not even so bad (I would not even harm a fly, I swear!), but these shots, always made by the excellent Fabio Salmoirago, have something dark. When Fabio showed me the first picture, he said that it seemed the beginning of a thriller movie (can not blame him), so I let myself be inspired venturing into writing a yellow article ;)
P.S. the outfit is similar to what you saw in the first pictures in collaboration with Fabio (here), just change the details!

Londra, 1962.

23:45. Il taxi nero davanti ad un'abitazione.

Vento, fulmini e tuoni che confondono le forti urla di una ragazza. Un litigio.

Bottiglie rotte e porte sbattute. Uno sparo, soffocato dal frastuono di un tuono caduto poco distante, poi il silenzio.
Lo aveva avvertito diverse volte: non si scherza con il fuoco.

All'improvviso la porta si aprì e apparve Lei, elegantemente avvolta nel suo cappotto da gangster e un cappello nero a nasconderle il volto.
Salì sul taxi che la stava aspettando. Tacchi a spillo e lunghe gambe accarezzate da collant in pizzo.
Due parole gelide: -All'aeroporto-.
Il taxista eseguì l'ordine e la macchina si mosse in quella notte da film dell'orrore. Un' occhiata al sedile posteriore dallo specchietto retrovisore. Impossibile incontrare il suo sguardo. Aveva il volto semi coperto e il capo abbassato, come a voler nascondere la propria identità.
Impassibile. Fredda. Composta. Distaccata.
La macchina procedeva in direzione dell'aeroporto, mancavano pochi miglia ormai, ma lui non si dava per vinto, continuava a scrutare lo specchietto in cerca del suo volto, era come attratto da quella figura misteriosa. Improvvisamente, uno scatto. Veloce e deciso. La mano destra prese la borsa, sino a quel momento sul sedile accanto a lei, e se la portò sulle ginocchia, come a volerla proteggere da qualcosa.
La mano era pallida, quasi cadaverica, e le unghie erano laccate di rosso. Rosso come il sangue.
Londra-Heathrow. Fine della corsa. Senza chiedere il conto allungò la mano porgendo al taxista £50 e scese dal taxi, questa volta accelerando il passo.
Lui la guardò scomparire all'interno dell'aeroporto, confondendosi tra la massa.
Chi era quella donna? Cosa nascondeva? Chi nascondeva? Cos'era successo in quell'appartamento?
 Queste le domande che lo tormentarono tutta la notte.
Un nuovo cliente e una nuova corsa, questa volta diretto a Brick Lane. Non avrebbe mai immaginato che al suo posto, fino a qualche minuto prima, era seduta un'assassina.

Tranquille ragazze, la vostra principessa non è impazzita e non è nemmeno così cattiva (non farei del male nemmeno ad una mosca, giuro!), ma questi scatti, realizzati sempre dal bravissimo Fabio Salmoirago, hanno qualcosa di tenebroso. Quando Fabio mi ha mostrato la prima foto, mi ha detto che gli sembrava l'inizio di un film thriller (impossibile dargli torto), così mi sono lasciata ispirare cimentandomi nella stesura di un articolo giallo, alla faccia del romanticismo ;)
P.S. l'outfit è simile a quello che avete visto nelle prime foto in collaborazione con Fabio (qui), cambiano solo i dettagli!

Coat: MAX&Co.
Dress: M Milano
Tights: Calzedonia

Ph. Fabio Salmoirago